Quello della struttura del DNA
è un argomento complesso. Tuttavia è necessario affrontarlo perché ci permette
di capire il significato di questa molecola. Come nel caso delle proteine,
infatti le proprietà strutturali sono intimamente connesse alla funzione. Un
buon modello per pensare alla struttura con i due filamenti complementari è
quello della cerniera lampo dove i “denti” di una metà della cerniera sono
complementari ai denti dell’altra metà. Nel caso del DNA le due metà corrono in
direzione opposte ma il modello è comunque abbastanza valido. Tra l’altro come
nella cerniera lampo, i due filamenti di DNA possono separarsi (denaturarsi)
per un breve intervallo di tempo. Questa denaturazione rende possibile la
duplicazione e la lettura dell'informazione contenuta nel DNA. Tuttavia la separazione dei due filamenti
dell’elica è transitoria perché il DNA a singolo filamento si rompe facilmente.
La struttura a doppia elica nasconde l'informazione ma stabilizza la molecola di DNA e la rende adatta a
funzionare come banca dell’informazione. Come nella cerniera lampo il
cursore di metallo separa le due metà, così una serie di proteine sono in grado di separare
momentaneamente i due filamenti di DNA.
I due filamenti che costituiscono la doppia elica di DNA
sono “complementari” tra loro. E’ come se un filamento fosse l’impronta
dell’altro. Questo deriva dalle proprietà chimiche delle quattro
lettere/nucleotidi (A, G, C e T). Infatti, come già detto, A è chimicamente
complementare a T e G a C.
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