Introducendo il
concetto di cromosoma abbiamo detto che ogni molecola di DNA nelle cellule è
ricoperta di numerose e diverse proteine. Perché il DNA non è nudo nelle
cellule? Perché deve essere coperto di proteine? A che cosa servono queste
proteine?
In biologia, come
nella vita di tutti i giorni, esiste una forte relazione tra organizzazione
strutturale (come è fatta una cosa/oggetto/molecola) e funzione (a cosa serve).
Esistono una serie
di motivazioni funzionali che rendono conto di questa organizzazione
strutturale in cui il DNA è ricoperto di proteine:
1) Ogni
nostra cellula contiene 1,5 metri di DNA. Tutto questo filo lunghissimo deve
stare dentro ad un contenitore sferico (il nucleo della cellula) che ha un
raggio di 5 micron ovvero di 5 millesimi di millimetro. Avete mai lottato con
un cavo elettrico cercando di farlo stare in un cassetto? Se è tutto
aggrovigliato può risultare un incubo. Quindi, due motivi sono la compattazione
e l’esigenza di mettere ordine evitando la formazione di nodi indistricabili. La
compattazione e l’ordine sono importanti anche durante la duplicazione del DNA
e la divisione cellulare. Già non è facile duplicare una molecola di DNA. Può
diventare un incubo se è piena di nodi. E poi se tutte le molecole sono
annodate come fare a districarle e separarle quando la cellula si divide?
Insomma le proteine aiutano a mettere ordine.
2) Il
DNA è la molecola che contiene l’informazione. Non c’è da stupirsi che venga
protetta molto accuratamente. Abbiamo detto che la struttura a doppia elica la
rende la molecola più resistente di quella a singolo filamento proteggendo così
l’informazione. Le proteine che ricoprono il DNA riducono ulteriormente la
possibilità di rotture. Inoltre alcune proteine hanno il compito di duplicare
la molecola di DNA, altre si occupano di ripararla quando si rompe, altre
ancora di mantenere integra l’informazione. Un po’ come le formiche che si
prendono cura della loro regina.
3) Il
DNA è la molecola che contiene l’informazione. Bisogna leggere l’informazione e
soprattutto bisogna sapere dove è l’informazione che bisogna leggere. Se non ci
fossero proteine specifiche deputate a questa funzione il DNA non servirebbe
assolutamente a nulla. E’ il lettore (ovvero le proteine) che dà un significato
al libro. Provate a prendere un libro scritto in una lingua diversa
dall’italiano magari in giapponese oppure in una lingua ormai non più usata, ad
esempio un papiro egiziano. Vi sfido a comprendere qualcosa! Così se prendete
il DNA di un batterio e lo infilate in una cellula umana state sicuri che il
messaggio non verrà letto o se verrà letto qualcosa sarà probabilmente
differente. Questo perché le sequenze di DNA che segnalano dove è l’informazione
vengono riconosciute da specifiche proteine e sono differenti nelle cellule
umane e nei batteri
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